di Giancarlo Grassi
E’ favolosa la presidente del Consiglio, e lo è soprattutto durante il punto stampa in diretta che regala una presidente del Consiglio che non dice nulla perché non c’è nulla da dire dato che nulla ha ottenuto.
Spara cifre a caso, come in campagna elettorale, e riesce a dire di avere parlato con Macron dei 900mila tunisini pronti a sbarcare in Europa, quando chiunque conosca un minimo la situazione di quel paese – e io la conosco – sa che la cifra non è niente più che una sparata. Erano 500mila qualche giorno fa, oggi sono 900mila (e sono spariti dalle cronache i servizi segreti che danno queste informazioni) vedremo se nel giro di qualche giorno arriveranno a 2milioni.
Non c’è affatto traccia di 900mila tunisini che oggi abbiano i mezzi, i mezzi non i bla bla bla, per affrontare il viaggio verso Sfax (o Kélibya, ma dubitiamo che partano ancora da lì) essendo la situazione economica disastrosa e avendo il Governo stretto la corda della repressione e delle libertà individuali.
Ma vogliamo dare i numeri: la Tunisia ha circa dodici milioni di cittadini (12 milioni e 260 mila, dati del 2021), quattro milioni dei quali vivono già all’estero. Vediamo dove trovano le risorse (umane) per una nuova invasione che c’è già stata.
C’è da rimanere di sale: ascoltando la diretta della presidente del Consiglio si parla assai di governance, che non vuol dire niente; si parla di PNRR e anche lì va tutto bene, poi però interviene Mattarella e ricorda che è ora di mettersi al lavoro; e si continua a parlare di migranti quando è chiaro che Bruxelles, e Ursula Von Der Leyen, non faranno nulla perché quando è stato il momento fu proprio Von Der Leyen, allora ministra di Angela Merkel, a mettere sul tavolo tre miliardi di euro, altro che il contentino da 200milioni dato a Meloni che nemmeno Meloni sa dove mettere.
Si ha la sensazione che questo governo pensi che continuando a dare la colpa all’Europa faccia nascere come funghi piani intelligenti da sfruttare per il bene dell’Italia. Poi chiuso il punto stampa si torna alle cose che per Fratelli d’Italia e per Meloni contano sul serio: l’abrogazione del reato di tortura o l’invenzione di un nuovo reato globale [sic] giuridicamente impossibile, che metta in galera le donne che si avvalgono (in Italia o all’estero) la maternità surrogata. Questo dopo capolavori come la legge contro i rave, essendo da decenni il rave il più urgente problema di ordine pubblico del paese.
Per fortuna c’è la profezia di Italo Bocchino: “Meloni diventerà la nuova Merkel” (da Lilli Gruber il 23 marzo, ad Andrea Scanzi è esploso un polmone dal gran ridere)….
(24 marzo 2023)
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