di Giovanna Di Rosa
Evidentemente per loro il fatto di abortire dev’essere un divertimento così hanno pensato di “dare alle donne” dall’alto della loro magnanimità “il diritto di non abortire”, e non il diritto di fare in modo che la Legge 194 funzioni come si deve. Siamo alla politica della rieducazione che tanto piace agli allegri fasci mascherata da opere pie che i leader, le lideresse, dall’alto del loro sapere et canoscenza infondono nelle povere menti altrui.
Povere perché evidentemente non ritenute in grado di pensare da sole, questo dev’essere il pensiero maschilista che alberga la mente di Meloni d’Italia se lei ritiene, e lo dice in televisione, che le donne non siano in grado di gestire una decisione tanto sofferta e ci sia bisogno di una leader di destra (sempre più a destra!) che intende educarle a non fare ciò che hanno deciso di fare. Si chiama rieducazione all’illiberalità. Ed è in linea con Orbán, non con l’Atlantismo. Ed è clamoroso che dopo una dichiarazione simile, le sinistre e i partiti alla Conte che si definiscono progressisti, se ne stiano zitte e muti.
Non abbiamo idea dei prossimi passi che Meloni si inventerà per educare a nuovi diritti. Come scrivevamo su Gaiaitalia.com Roma aspettiamo ora dichiarazioni sul diritto all’informazione, per magnanimità non per altro, alle persone che amano le persone del loro sesso che hanno addirittura la libertà di amarne una del sesso opposto; alle persone transessuali che il cambiamento di sesso non è così necessario, basta smettere di dare ascolto alla propria parte oscura e che, in fondo, vivere liberamente secondo le proprie inclinazioni, il proprio sentire, con le proprie opinioni, dentro le leggi dello Stato, non è così necessario dato che si ha persino il diritto di vivere secondo le leggi di Meloni d’Italia. Più che atlantista, maccartista misogina (e orbaniana). Più che quella moderata, quella che si scagliava contro l’aborto in Andalusia.
(15 settembre 2022)
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