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Víola il divieto di avvicinamento alla madre: arrestato

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Nel 2023 si sarebbe reso responsabile, di maltrattamenti verso la madre, che ha subito e sopportato minacce, umiliazioni e gravi offese da parte di suo figlio convivente, tanto da desiderare di interrompere la convivenza con lo stesso e di volerlo allontanare dalla propria abitazione. Lui all’epoca dei fatti 25enne, quotidianamente sfogava la sua rabbia per futili motivi sulla madre, mettendo in atto una serie di condotte illecite e reiterate, in cui la molestava e vessava mediante continue gravi offese, insulti e minacce fino all’ultimo episodio avvenuto il 16 maggio 2023, in cui in preda alla rabbia ha iniziato ad inveire verso la donna con fare violento e aggressivo, minacciandola e offendendola pesantemente.

La mamma terrorizzata contattava subito i carabinieri di Campagnola Emilia, i quali giunti sul posto si accorgevano all’istante che il 25enne versava in uno stato di agitazione e manifestava aggressività anche verso i militari stessi. A seguito dell’ultimo grave fatto la donna ha trovato la forza e il coraggio di aprirsi e di raccontarsi, in una sofferta deposizione ai carabinieri che avviavano nell’immediatezza le indagini, al termine delle quali, denunciavano l’uomo alla locale Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi.

La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri di Campagnola Emilia, richiedeva immediatamente ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con il divieto assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima mantenendo una distanza di almeno 250 metri, e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo, anche indirettamente con la vittima.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri da più di un anno, la donna era costretta a sopportare con cadenza quotidiana il comportamento prepotente e violento del figlio che in preda all’ira rompeva anche oggetti e mobili di casa, offendeva e minacciava la donna. A distanza di due anni, il 27enne, nella giornata del 21 luglio intorno alle 11 di mattina, in palese violazione del provvedimento, si presentava presso l’abitazione della madre, chiedendo insistentemente di entrare. La donna allertava nell’immediato i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia, i quali giunti tempestivamente sul posto, sorprendevano il 27enne presso l’abitazione della madre, traendolo in arresto in flagranza di reato.

Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, come comunica la nota stampa ricevuta in redazione, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

 

 

(22 luglio 2025)

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