Un viaggio tra diversi linguaggi artistici: dal teatro di parola “puro”, con drammaturgie storiche e contemporanee, da titoli meno conosciuti alle più importanti opere del teatro di prosa, al cinema, alla musica. Una stagione ricca, colorata, sonora, per divertirsi, commuoversi e pensare.
La stagione di prosa del 2023-2024 della Fondazione I Teatri porterà sulla scena alcuni tra i protagonisti del teatro e del cinema a noi contemporanei: Massimo Popolizio, Antonio Latella, Sonia Bergamasco, Peter Stein, Maddalena Crippa, Andrea Baracco, Federica Fracassi, Arturo Cirillo, Paolo Genovese, Elio De Capitani, Neri Marcorè, MaMiMò e Sotterraneo Teatro.
La stagione inaugura con Massimo Popolizio e il suo Uno sguardo dal ponte, dal testo del drammaturgo Arthur Miller ambientato tra gli immigrati italiani di Brooklyn. Rimanendo nell’ambito della drammaturgia Novecentesca, Peter Stein, una delle figure più importanti della scena teatrale tedesca ed europea, porta a teatro la sua versione de Il compleanno, capolavoro del drammaturgo britannico Harold Pinter.
Non mancano in stagione alcune tra i più importanti titoli del teatro di prosa. Da Otello di William Shakespeare, in una versione con un cast d’eccezione tutto al femminile di Andrea Baracco, al famosissimo spadaccino dal lungo naso Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand, qui interpretato e diretto da Arturo Cirillo, all’ultimo lavoro di Antonio Latella che, dopo il successo di Chi ha paura di Virginia Wolf?, si cimenta in un grande classico della drammaturgia italiana: La locandiera, interpretata da Sonia Bergamasco.
Non sono solo presenti solamente i protagonisti del mondo teatrale, ma anche di quello cinematografico. È il caso di Paolo Genovese, che firma la sua prima regia a teatro, mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori: il pluripremiato e campione di incassi Perfetti Sconosciuti. In seguito, è il turno di uno dei padri del cinema, Orson Welles, e di Moby Dick alla prova, una sua drammaturgia ancora quasi sconosciuta ai palcoscenici nazionali, con la regia di Elio De Capitani.
Spostandoci e toccando altri linguaggi ancora, è Fabrizio De Andrè un altro protagonista, con il suo noto album La buona novella. A interpretarla il poliedrico Neri Marcorè, famoso attore, conduttore, imitatore che da diversi anni si dedica anche alla musica e a spettacoli musicali.
Finisce la stagione con due titoli legati alla drammaturgia contemporanea. Con 4000 miglia andiamo in America con la giovanissima drammaturga Amy Herzog che racconta una tenera storia famigliare, con la regia di Angela Ruozzi (direttrice artistica del Centro Teatrale MaMiMò). L’angelo della storia, spettacolo vincitore dell’importante premio UBU come Spettacolo dell’anno del 2022, è una nuova drammaturgia originale basata su testi di Walter Benjamin e di altri pensatori Novecenteschi, a cura di Sotterraneo, una compagnia fiorentina sempre più rilevante nel panorama teatrale italiano di oggi.
In occasione del Festival Aperto 2023 e del focus sui linguaggi contemporanei che lo caratterizza, viene presentato Dall’altra Parte, il progetto originale vincitore del “Premio Nuove drammaturgie per il Teatro di figura”, istituito dalla Fondazione Otello Sarzi. Torna a Reggio Emilia Antonio Rezza con il suo ultimo lavoro, Hybris, una analisi in chiave umoristica, a tratti disturbante, sul rapporto tra il pieno e il vuoto.
Non poteva mancare sulla piazza reggiana l’interessante lavoro dell’autore iraniano Nassim Soleimanpouri, White rabbit red rabbit, un testo misterioso, interpretato ogni volta da una protagonista diverso, che ha la finalità di raccogliere i fondi per una residenza aperta ad artisti ed artiste iraniani che si svolgerà in Sardegna durante l’estate 2024.
Infine, torna anche quest’anno l’ultimo lavoro di Festina Lente, il progetto che prende vita nel dipartimento AUSL di Salute Mentale di Reggio Emilia, a Scandiano, con la guida e la regia di Andreina Garella.
Informazioni: biglietteria@iteatri.re.it | 0522 458811.
(26 giugno 2023)
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