di Redazione Politica
Sulla raccolta di firme lanciata da “Noi per Casalgrande” per la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale Magati di Scandiano è intervenuto il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti.
Se bastasse una raccolta firme per risolvere i problemi strutturali della sanità italiana, alle prese con una carenza di professionisti senza precedenti, certamente non avrei avuto problemi a promuovere iniziative di questo genere o ad aderire ad analoghe raccolte che, già diversi mesi fa, sono state promosse da cittadine e cittadini giustamente preoccupati per la situazione che si è generata. Appare però evidente che quella sostenuta dal sindaco Daviddi e promossa da ‘Noi per Casalgrande’ appare l’ennesima mossa utile solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, l’ennesima iniziativa strumentale per provare a ‘intestarsi’ il ruolo di paladini del Magati. Il tutto senza proporre una soluzione concreta al problema che caratterizza ad oggi in modo irrisolto il tema: la penuria di medici di emergenza urgenza capaci di garantire la presenza sui turni di Pronto Soccorso. Forse una raccolta firme andrebbe lanciata per la riforma dell’università o per l’abolizione del numero chiuso a Medicina… Assicuro ai casalgrandesi che la Direzione Sanitaria, provinciale e distretturale, dell’AUSL e i vertici della Regione Emilia Romagna, sono ampiamente consapevoli che tutti i cittadini vogliono la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale Magati di Scandiano. Qualora dovessero dimenticarselo… assicuro che il sottoscritto provvede a ricordarglielo con frequenza quotidiana. Come ben sottolineato anche da altri gruppi di opposizione, come quello guidato da Angelo Santoro, non sarà un’altra raccolta firme, promossa a fini politici, a cambiare la situazione. Dobbiamo insistere nella ricerca, difficile ma necessaria, di professionisti – sia dal settore pubblico sia dal privato – che possa garantire un’apertura almeno inizialmente diurna del nostro PS. Dobbiamo insistere coi bandi di reclutamento, anche continuano ad andare deserti. Dobbiamo lavorare parallelamente a soluzioni strutturali, di lungo periodo, per far sì che venga riconosciuto al nostro Pronto Soccorso un ruolo di presidio territoriale importante. Per fare questo l’ultima cosa che serve è che il Magati diventi teatrino, stucchevole, di uno scontro politico utile a raggranellare un consenso tanto facile quanto aleatorio. Serve impegno quotidiano, non boutade. Serve responsabilità e costanza di azione, non sparate sporadiche che in genere finiscono come i classici sassi lanciati nello stagno”.
Così il Sindaco Nasciuti in un comunicato stampa inviato in redazione sull’ennesimo intervento-ricerca di visibilità della giunta Daviddi, in caduta libera. Pronta arriva la piccatissima risposta del Sindaco Daviddi che, con la mancanza di visione politica che contraddistingue l’operato della giunta che guida e con toni miracolistici (si firma la petizione, si risolve un problema), risponde a Nasciuti secondo la logica evidentemente cara all’impopolare giunta casalgrandese, che il miglior modo per risolvere una questione sia costruirci sopra un conflitto. In nome della pace, of course.
La risposta così come l’abbiamo ricevuta in redazione:
Il Sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, con la sua lettera aperta ai cittadini, sembra ergersi a giudice semplificando, banalizzando e distorcendo il senso della raccolta firme, riconducendola semplicemente ad una iniziativa di incompetenti ed a un problema di consenso politico, aggirando il senso reale della iniziativa. E’ un preciso compito della politica farsi carico delle necessità dei territori. In questi due anni, riguardo alla riapertura del pronto soccorso di Scandiano, abbiamo assistito ad un balletto di promesse alternate a smentite, spiegazioni quasi definitive che poi hanno lasciato posto ad altre semidefinitive: in pratica non è mai stata fatta una vera e propria chiarezza su quale sia il futuro previsto per il pronto soccorso dell’ospedale di Scandiano. Nel frattempo, assistiamo a un progressivo annientamento del servizio, con una riapertura parziale e la soppressione dell’automedica che è invece uno strumento di primaria importanza negli interventi d’urgenza. Non è compito di un’amministrazione comunale quella di trovare soluzioni ad un problema che riguarda la sanità di distretto: questa è una precisa responsabilità di chi ricopre ruoli decisionali ed organizzativi all’interno della ASL e della sanità regionale. Gestire significa affrontare i problemi, trovare le soluzioni ed arrivare all’obiettivo; non, viceversa, adattare l’obiettivo alle condizioni. E’ invece compito della politica locale far sentire la propria voce e permettere a tutti i cittadini di farlo. E’ un atto democratico verso il quale si possono avere due atteggiamenti: quello di comprendere il grave disagio avvertito da tutti o quello di bollare velocemente il tutto come iniziativa pittoresca dai risvolti politici. Anche il passaggio sulla posizione del Consigliere di opposizione Santoro è stato utilizzato in maniera singolare. Egli auspicava in luogo della raccolta firme azioni più eclatanti: “se il Sindaco passasse il Ferragosto munito di una sdraio ed un ombrellone davanti all’ingresso dell’ospedale per manifestare la protesta”, la scelta di stralciare e riutilizzare una parte del discorso è di per sé già una interessante prova di disagio e ricerca di sponde. Se siamo tutti d’accordo a voler ripristinare questo servizio perché tanto fastidio per una iniziativa che spinge nella medesima direzione? Se è vero che Nasciuti vuole il pronto soccorso h24 e che venga mantenuta l’auto medica h24, potrebbe allora semplicemente firmare la petizione: forse non servirà a nulla, ma sicuramente i cittadini di Scandiano, che già in passato si sono mobilitati per lo stesso motivo, avranno chiaro come la pensa il proprio Sindaco senza troppi giri di parole ed equilibrismi politici”.
(1 agosto 2022, ultima modifica 2 agosto 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata