di Daniele Santi
“Dalla parte giusta, cuore e coraggio per l’Italia di domani”, un retorico slogan al limite dello stucchevole accompagna il programma del M5S, depositato insieme al simbolo, ieri assieme al simbolo e pubblicato sul sito del Movimento.
Il programma è un documento di tredici pagine che rivendica la realizzazione de “l’80% degli impegni presi nel 2018 con gli elettori”, cambiamenti di idea in corso d’opera a parte, ma il fine giustifica i mezzi. Con questo inno al passato il partito di Conte parla di un domani che vedremo come sarà, dopo la consegna del paese alle urne per i capricci del presidente del partito. Dopo avere fatto saltare il governo Draghi su misure che il governo Draghi sta portando a termine, dicono di voler “portare a termine il lavoro che abbiamo iniziato”. Non è ben precisato quale, dal momento che i punti del programma sono quelli che il governo in carica per gli affari ordinari sta mettendo in fila.
Tra le rivoluzioni irrinunciabili il cashback e la cancellazione definitiva dell’Irap oltre all’introduzione di un non meglio precisato meccanismo che permetta l’immediato accredito su conto corrente delle spese detraibili sostenute con strumenti elettronici, e anche la richiesta di una “maxi-rateizzazione delle cartelle esattoriali per dare ossigeno a contribuenti e imprese anche dal lato della riscossione” oltre, naturalmente, al “salario minimo a 9 euro all’ora”.
(14 agosto 2022)
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