di Daniele Santi
Scrivevamo oggi sul nostro quotidiano Gaiaitalia.com Notizie Sud di Meloni e Salvini e Berlusconi, e di tutte leĀ destre possibili una volta unite dalla tanto sbandierata e granitica comunitĆ di intenti, allo sbando in tutti i luoghi nei quali il 12 giugno si andrĆ a votare e le destre dovrebbero vincere a mani basse.
Prendevamo ad esempio le dichiarazioni diĀ Salvini, sempre lui, nell’immediato post-elezioni amministrative Milano-Roma-Bologna il quale, dopo essere stato preso a schiaffoni dallāelettorato, aveva garantito: āEntro dicembre avremo i candidati del centrodestraā (si ostinano a definirsi centrodestra) āper le prossime amministrativeā. Siamo al 20 aprile e di quei candidati non c’ĆØ nemmeno l’ombra. O almeno del candidato unitario. ChĆ© di candidati ce n’ĆØ fin troppi e tutti interni alle destre: a Palermo ce ne sono addirittura cinque che potrebbero diventare sei seĀ Paragone decidesse di voler misurare la sua Italexit in terra sicula. PerchĆ© più si ĆØ meglio ĆØ.
Delle altre localitĆ quasi nulla ĆØ dato sapere: si sa di La Russa che chiede aĀ Musumeci di dimettersi cosƬ che a giugno si voti anche per le regionali siciliane. Ciò che salta all’occhio, al di lĆ della girandola di dichiarazioni e dei vari incontri tra Berlusconi e Salvini con l’obbiettivo di mettere all’angolo Meloni, ĆØ cheĀ queste destre sovraniste, tutte uguali nel loro desiderio di fingersi differenti,Ā non hanno ancora espresso una ferma condanna all’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, quando tutti i giorni ci sono molteplici ragioni per far sentire la propria voce. Ad avercela una voce.
(20 aprile 2022)
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