di Redazione Cultura
Note oltre i confini. Dialoghi è un invito al dialogo in tempi che si trincerano spesso in una cieca sordità verso le istanze altrui inclinando piuttosto verso atteggiamenti autoreferenziali ed ignorando la strada, che pure esiste, della composizione dei conflitti attraverso il confronto, la comunicazione, l’empatia. Le arti tutte, ma in particolare la musica, hanno sempre sperimentato la contaminazione, l’incontro, il contagio tra culture diverse costruendo una lingua comune, che, se pur appartiene a società lontane nel tempo e nello spazio, continua a parlarci attraverso una sorta di linguaggio “universale”, un’eredità preziosa da salvaguardare. Il programma del 2023, a cura di Giovanni Bietti, Gemma Bertagnolli, presenta un ampio repertorio per quartetto d’archi e ensemble vocali e strumentali, con una ricca presenza di interpreti, dai più giovani quasi all’esordio della loro carriera, ad alcuni tra i più maturi e noti Quartetti della scena italiana, agli artisti che si esibiscono in Duo, in un concerto per pianoforte a 4 mani, in Duo per violino e pianoforte, per pianoforte e tastiera, per arpa e liuto, per canto a due voci e pianoforte. Ogni weekend segue il filo conduttore indicato dal titolo specifico che allude di volta in volta al confronto tra epoche e stili, tradizioni musicali e culture diverse e non dimentica i luoghi ove si svolgono le iniziative cui dedica visite guidate, in prossimità delle Giornate di Primavera del FAI.
Il secondo appuntamento al Castello di Arceto sarà il 5 marzo alle ore 18.00 ove l’approccio multiculturale, naturalmente, si coglie già dalla presenza di interpreti provenienti dal Medio Oriente. Il Quartetto d’archi Galilea propone un confronto tra il Quartetto no.19 “Dissonanze”, k.465 di Mozart e diverse composizioni degli stessi componenti della compagine: S. Mostafa Esordio, S. Mostafa Tour in Galilee, S. Gandhi To My Boy.
Il Quartetto Galilea è composto da 4 fratelli: Omar, Mostafa, Tibah e Gandhi (famiglia Saad), fondato nel 2011 in Galilea, con l’impegno suggerito dal loro padre Zaheralden di portare il nome della Galilea con orgoglio e di non dimenticare l’Hatta (Kufiyyeh) che infatti indossano con orgoglio nei concerti. Il quartetto ha partecipato al Concorso Musicale Nazionale Palestinese nel 2012 ricevendo il primo premio nella prima categoria di età. Il quartetto ha continuato a provare e studiare fino alla fine del 2013, quando i fratelli si sono separati per la prima volta a causa della prigionia di Omar, conseguenza del suo rifiuto di coscienza di prestare servizio nell’esercito di occupazione israeliano. Da allora, e fino a quest’anno, i fratelli hanno vissuto in diversi paesi per completare i loro studi musicali. I membri del quartetto si sono riuniti negli ultimi anni, durante le vacanze accademiche ed estive ed hanno tenuto numerosi concerti in Medio Oriente e in Europa: in Italia, Svizzera, Regno Unito, Francia, Germania e Qatar. Tutti i membri dell’ensemble suonano sia musica classica occidentale sia musica araba orientale. Ogni musicista riveste due ruoli: Omar suona la viola e le percussioni arabe, Mostafa suona il violino e l’Oud, Tibah suona il violoncello e canta e Gandhi suona il violino e canta. Il quartetto esegue diverse composizioni originali di Mostafa e Gandhi, alcune con un tocco orientale, altre più occidentali , altre ancora che uniscono entrambi gli stili , un vero e proprio paradigma del dialogo in musica.
Su https://www.radioemiliaromagna.it si potrà ascoltare dal 27 febbraio la 3° puntata della serie Racconti di un viandante, dal titolo La rappresentazione del potere: dalla Rocca dei Boiardo di Scandiano al Castello di Arceto, audio-guida alla scoperta di storia, arte e curiosità del territorio di Scandiano. Info e prenotazioni: www.quartetandfriends.net; tlf: 348 4419400 | 3287379622 | pozzi.anna47@gmail.com.
(1 marzo 2023)
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