di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Scissioni
Pierferdinando Casini è quel vecchio democristiano la cui occupazione preferita, oltre a quella di risorgere ad ogni elezioni per assicurarsi uno scranno, è quella di gettare polpette avvelenate agli avversari, sperando che ci caschino. Mara Carfagna è l’attuale coordinatrice sotto tutela di Forza Italia che gestisce, o tenta di farlo, insieme all’altro coordinatore Giovanni Toti e che, insieme a Bruno Tabacci, Giuseppe De Mita, Giorgio Merlo, Gianluca Susta, Lucio D’Ubaldo – così scrive Affari Italiani, che riprende un articolo de Il Fatto Quotidiano – sarebbe stata invitata alla riunione preparatoria per far saltare in aria il PD o, almeno, per programmarne la scissione dei centristi ultracattolici che – transfughi disperat, in quanto peccatorii – ogni due anni sono alla ricerca di un posizionamento che garantisca loro poltrona e salario.
Secondo la personale interpretazione degli ex-popolari il PD di Zingaretti si sarebbe “spostato troppo a sinistra”, opinione che la dice lunga su quanto a destra stia la politica italiana, soprattutto quella di ispirazione catto-adolfiniana, soprattutto quella che si professa progressista.
Il PD di Zingaretti troppo a sinistra è una roba così da creparci dal ridere che viene voglia di sbellicarsi e lanciarsi da un ponte continuando a sbellicarsi, così da morire ridendo a crepapelle.
(26 luglio 2019)
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