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Reggio Emilia, carabinieri arrestano un 30enne: con un complice aveva rapinato una trans

di Redazione, #ReggioEmilia twitter@gaiaitaliacomRE #Cronaca

 

Dopo essere stata avvicinata da due uomini con il presto di concordare una prestazione sessuale, uno le ha strappato la borsetta, l’altro il cellulare, entrambi poi si sono dati alla fuga dopo averla scaraventata terra. L’immediato allarme giunto al 112 dei carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia e l’altrettanto tempestivo intervento di una pattuglia della stazione carabinieri di Corso Cairoli ha consentito ai militari di intercettare i due rapinatori durante la fuga.

I due rapinatori sono stati bloccati, ma uno si era disfatto della refurtiva (la borsetta poi recuperata dai carabinieri), mentre l’altro possedeva ancora il cellulare sottratto alla transessuale. Per questi fatti risalenti alla fine del mese di Agosto del 2017 con l’accusa di concorso in rapina aggravata i carabinieri della stazione di Corso Cairoli avevano arrestato il guineano T. A. 20enne ed il romeno I. T. 30enne, entrambi senza fissa dimora. Quest’ultimo in data 14 dicembre 2017 era stato condannato dal tribunale di Reggio Emilia alla pena di 3 anni di reclusione per concorso in rapina aggravata. La sentenza, confermata nel settembre del 2018 dalla Corte d’Appello di Bologna e divenuta definitiva nel maggio di quest’anno con la Corte di Cassazione che ne ha dichiarato inammissibile il ricorso, ha visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della a Procura reggiana emettere l’ordine di carcerazione. Il provvedimento è stato quindi trasmesso ai carabinieri di via Adua che vi hanno dato esecuzione conducendo il 30enne romeno in carcere per scontare la pena residua che, detratto il periodo pre-sofferto in regime di arresti domiciliari, lo vedrà stare in carcere sino al mese di agosto del 2020.

I fatti si sono verificati la notte del 30 agosto 2017 quando una pattuglia della stazione di reggio Emilia Principale, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato da un passante, si portava in via G.B. Vico della frazione Cella di Reggio Emilia dove poco prima una transessuale ecuadoregna era stata rapinata con violenza da due malviventi che gli strappavano la borsa e il cellulare per poi fuggire a bordo delle rispettive biciclette dopo averla scaraventata a terra. I militari dopo aver assicurato i soccorsi alla transessuale e raccolto le testimonianze dei due rapinatori, si ponevano immediatamente alle ricerche degli stessi localizzando in Via Fratelli Cervi, all’altezza della rotonda con via Plauto, due stranieri in bicicletta corrispondenti per descrizione agli autori della rapina. Subito dopo averli fermati, sono stati identificati un cittadino guineano e un romeno senza fissa dimora. In disponibilità del primo, il cellulare appena sottratto alla transessuale mentre poco lontano su indicazione del romeno i carabinieri recuperavano la borsa con tutti i documenti della transessuale che lo stesso aveva gettato durante la fuga. Oltre ai riscontri oggettivi che acclaravano la loro responsabilità i due stranieri venivano riconosciuti quali autori della rapina dalla stessa transessuale che i due avevano avvicinato con il pretesto di chiedere informazioni per una prestazione sessuale a pagamento.

 

 

(5 dicembre 2019)

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