di Redazione RE
È stato ufficialmente riaperto lunedì 28 luglio, con una breve cerimonia sotto la pioggia battente, Ponte Veggia, l’infrastruttura che collega i Comuni di Casalgrande e Sassuolo e rappresenta un nodo cruciale per tutta la mobilità del distretto ceramico. I lavori di messa in sicurezza, avviati il 16 giugno scorso, si sono conclusi con due settimane di anticipo rispetto al cronoprogramma iniziale, grazie a un’intensa attività da parte dell’impresa e alla costante collaborazione tra istituzioni.
“È una notizia molto positiva – ha dichiarato il presidente della Provincia di Reggio Emilia e sindaco di Castellarano Giorgio Zanni, poco dopo l’inaugurazione – perché la riapertura in anticipo era tutt’altro che scontata. Merito dell’impresa, dei tecnici e del lavoro di squadra messo in campo da tutte le Istituzioni per limitare quanto più possibile gli inevitabili disagi viabilistici in una delle aree più produttive della nostra regione.”
Zanni ha però ribadito che il ripristino del traffico veicolare sul ponte non risolve i problemi strutturali della mobilità nel distretto: “È però evidente che la positiva riapertura di questo ponte non risolverà le storiche criticità viabilistiche che avevamo già prima della chiusura e che da anni riscontriamo ogni giorno a cavallo del Distretto, soprattutto da settembre a giugno. Lo diciamo da anni: serve una visione strategica complessiva e servono nuove ed adeguate infrastrutture. Avevamo sottoscritto già nel 2023, proprio in Comune a Castellarano, un accordo con Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena e gli otto Comuni dell’area per avviare un percorso condiviso e fatto soprattutto di atti e proposte molto concrete in tema di infrastrutture necessarie a decongestionare il traffico: oggi è il momento di riprendere con ancor più determinazione quel cammino.”
Il presidente della Provincia ha espresso soddisfazione per le parole dei sindaci e degli amministratori presenti all’inaugurazione che hanno colto pubblicamente la proposta di tornare a sedersi al tavolo delle trattative per le nuove infrastrutture: “Ci fa molto piacere che gli attori coinvolti abbiano oggi accolto il nostro rinnovato sollecito. Oggi non si parte da zero: abbiamo già un accordo condiviso e sottoscritto nel 2023. Ora serve concretezza. Serve tornare subito a quel tavolo per trovare soluzione all’allargamento della SP 467 sul lato modenese insieme alla necessità di un nuovo terzo ponte sul Secchia. Non possiamo più permetterci di attendere. Cittadini, lavoratori e imprese ce lo ricordano ogni giorno.”
Zanni ha concluso ribadendo il ruolo della Provincia come parte attiva e promotrice di un dialogo interistituzionale che punti a risultati tangibili: “Oggi abbiamo dimostrato che, se si lavora bene e insieme, i risultati arrivano. Ora serve un nuovo patto per il distretto ceramico. Noi c’eravamo prima e continueremo ad esserci con la massima determinazione”.
(28 luglio 2025)
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